E-COMMERCE NEL SETTORE MODA

La vendita di moda online in Italia è in espansione, i numeri parlano chiaro: è fondamentale quindi, come vedremo in seguito, avere una panoramica sui dati statistici aggiornati ad oggi (2016) in Italia del mercato della vendita online di abbigliamento.

L'e-commerce in Italia

Le-commerce-in-Italia

Se prendiamo per buoni gli insight che vengono forniti nelle ricerche di mercato di Google e IAB (Interactive Advertising Bureau) Europe – IAB Europe è la voce del business digitale e la principale associazione industriale a livello europeo per l’ecosistema della pubblicità interattiva – il dato è che il 95% delle persone in Italia usano un dispositivo mobile o uno smartphone per navigare, lavorare, socializzare, acquistare o semplicemente rilassarsi.
La popolazione online in Italia accede al web con la seguente frequenza: quotidianamente il 79%, settimanalmente il 15% e il restante 6% accede al web con frequenza mensile.
Altro dato rilevante è il tipo di informazione cercata dagli utenti online: il 47% degli utenti cerca informazione sui prezzi, il 40% si informa su orari di apertura di negozi e attività commerciali in genere e, il restante 31% ricerca promozioni e sconti.
Per ottenere un vantaggio competitivo nel mercato delle vendite online di abbigliamento, secondo anche un rapporto di Harvard Business Review, è necessario migliorare sempre l’esperienza del cliente anche grazie all’elaborazione di questi insight.
Concetto condiviso anche dal Dottor Gianmauro Nigretti che, conferma altresì che, questi sono solamente alcuni dei dati che vengono tenuti in considerazione dagli esperti del marketing , per iniziare un processo di acquisizione di nuovi utenti/clienti.
Da evidenziare, sia il tasso di crescita medio negli ultimi anni del comparto abbigliamento online, che si aggira sul 30% , sia gli acquisti web degli italiani nel fashion che, nel 2015, sono stati pari a 1.47 MLD e sono stimati per il 2016 a 1.83 MLD. Il comparto fashion, nel 2016, vale circa il 10% delle vendite totali online in Italia.
Entriamo ora nel dettaglio specifico dei dati e delle percentuali finalizzati ad una attenta valutazione del mercato.

La distribuzione di genere degli shopper italiani è:
• donna 50%
• uomo 40% (in crescita)
• bambino 10%
Uno dei primi fattori di scelta della domanda ecommerce è il prezzo:
• 52% con sconto su due tipologie: normale (10-30%) e aggressiva (30-70%). Pensate che alcuni operatori nelle occasioni come black friday e cyber monday realizzano oltre il 5% del totale fatturato online in soli 2 giorni.
• 48% a prezzo pieno
La tipologia dei prodotti acquistati online:
• 55% vestiti
• 25% scarpe
• 20% borse e accessori
Lo stile dei prodotti
• 46% mass market
• 36% luxury
• 18% sportivi
Queste sono alcune delle ragioni per cui la moda ed il fashion sono i comparti merceologici più dinamici in Italia
• crescita media annua superiore a quella degli ecommerce in generale
• offerta eterogenea ed approccio omnicanale (utilizzazione simultanea da parte del consumatore di tutti i canali che interessano lo shopping)
• propensione all’innovazione: dall’utilizzo dei social come canale di branding e customer care, a gli shop in store per prenotare i capi non disponibili al momento.

La distribuzione delle vendite per mercato è un dato importante nella scelta, per cui è importante prevedere una seconda lingua nel proprio ecommerce :
• 55% vendite di siti italiani a consumatori italiani
• 45% vendite di siti italiani a consumatori stranieri (80% luxury)

Il fashion risulta essere, nel 2016, il primo settore per ricerca di informazione online prima dell’acquisto tradizionale (in negozio fisico)
• 40,2% abbigliamento
• 40,2% computer, tablet e smartphone
• 38.6% elettrodomestici
• 32.5% biglietti di viaggio
• 32.5% cosmetica
• 31.6% soggiorni
• 21.0% prodotti bancari e finanziari
• 19.1% auto/moto
mentre le informazioni per l’acquisto vengono ricercate prevalentemente su siti di retailer
• 40% retailer
• 35% sito del fornitore/produttore
• 30% ricerca sul web
• 14% comparatore di prezzi/caratteristiche
• 9% articoli su riviste e quotidiani online
• 6% commenti e valutazioni su social