VIETNAM : OPPORTUNITA’ E INVESTIMENTI

 

Il Vietnam, con una popolazione di oltre 94 milioni di abitanti ed un’economia che ha registrato negli ultimi decenni una crescita sostenuta, rappresenta uno dei Paesi emergenti del Sud Est asiatico tra i più dinamici sullo scenario regionale e globale.

Il Vietnam, grazie alle sue caratteristiche demografiche, ai bassi salari e alla relativa stabilità politica, si posiziona in cima alle destinazioni strategiche per gli investimenti in uscita dalla Cina nel 2015 e nel 2016.

Rispetto alla Cina, dove i salari medi nelle fabbriche superano gli USD 29 al giorno, il Vietnam permette di svolgere le medesime produzioni ad una media di appena USD 6,70. Inoltre, il diverso grado di urbanizzazione (33% in Vietnam contro il 54% in Cina) permetterà, molto probabilmente,  di garantire una continuità delle differenze salariali nel breve-medio termine.

 

grafico 1 vietnam

Grafico 2 vietnam

 

Nel 2015, il Vietnam ha avuto il 4 ° più alto tasso di crescita di PIL tra i Paesi dell’area ASEAN (Association of Southeast Asian Nations), arrivando al 6,4 per cento; il PIL cumulativo nominale , sempre relativo all’area ASEAN, nel 2015 è stato di circa  2,5 miliardi di dollari, che posiziona l’ASEAN al 6 ° posto dell’economia mondiale.

Dal 2016 al 2018, il Vietnam prevede una crescita tale da raggiungere una percentuale del PIL ,rispettivamente di 6,50%, 6,40% e 6,30%, circa.

grafico 3 vietnamIl 2016 è stato un anno trainante per il Vietnam, commenta Gianmauro Nigretti dello Studio Sherman Nigretti che, conferma la sua presenza sia come leader dell’economia dell’area ASEAN sia come attore nell’economia mondiale. La crescita del Vietnam sarà, nei prossimi anni , alimentata da un aumento degli scambi commerciali e, un’approfondita conoscenza dei principali accordi è di fondamentale importanza per un ingresso di successo nelle esistenti “supply chain” di questo Paese.

Nel 2016 infatti il Vietnam ha siglato un accordo di libero scambio con l’Unione Europea (EU-FTA) che, tra molteplici disposizioni, c’è l’abolizione delle tariffe commerciali entro il 2018.

 

 

 

Di seguito la tabella con i principali accordi commerciali in essere (2016) tra Vietnam e altri Paesi :

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Nel 2016 gli investimenti diretti esteri (IDE) in Vietnam sono arrivati a 24,4 miliardi di dollari il che significa una crescita del 9%  rispetto al 2015; nel 2016 è stata la repubblica di Corea il principale investitore diretto estero in Vietnam, con un apporto di circa 7 miliardi di dollari.

Come si può evincere dalla tabella successiva , l’unico Paese non asiatico, nella top-ten degli investitori, sono le Isole Vergini Britanniche.

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Per quanto riguarda il commercio internazionale, il Vietnam è riuscito ad incrementare le esportazioni sino ad arrivare all’impressionante tasso di crescita del 29% nel 2015 e dell’8,6% nel 2016 : l’aumento delle transazioni commerciali ,sia per quanto riguarda le esportazioni che le  importazioni, per un totale rispettivamente di 176.570.000.000 USD e 174.470.000.000 USD, hanno portato il rapporto export-PIL al 90 % circa, vale a dire uno dei più alti nel mondo.

Nel primo semestre del 2016 le maggiori esportazioni sono state verso gli Stati Uniti per il 22%, verso la Cina per l’11,2%, verso i Paesi dell’area ASEAN per il 9,9%, verso il Giappone per l’8,2% e infine verso la Corea del Sud per un 6,2%.

Con un fatturato superiore a USD 34 miliardi, l’elettronica rappresenta di gran lunga il settore di esportazione più importante per l’economia vietnamita.

Gli investimenti da parte di colossi come Samsung hanno fatto sì che le esportazioni di prodotti elettronici raggiungessero un valore dodici volte superiore rispetto a quello del 2004. La presenza di aziende leader nel settore, tra cui LG, Microsoft e Panasonic, garantisce una crescente revisione ed un miglioramento del quadro normativo, grazie al quale il Vietnam ha conquistato 19 punti negli ultimi tre anni nella classifica sulla competitività del World Economic Forum.

E’ da tenere  anche in positiva considerazione, nel business environment, la riduzione al 20% dell’aliquota fiscale sul reddito delle società entrata in vigore dal 1° gennaio  2016.

Esistono inoltre numerosi incentivi per gli investitori, ed una consulenza professionale specializzata  sulla pianificazione fiscale che, come conferma lo Studio Sherman Nigretti,  può permettere di sfruttare al meglio questo mercato traboccante di opportunità.

 

Sources : trading economics – focus economics – asia briefing